Attore istrionico e inquieto la cui bravura era pari alla sua ingestibilità sui set cinematografici.
Figlio di un farmacista con ambizioni da cantante lirico e della figlia di un pastore, rimane senza padre fin da giovane poiché questi decide di abbandonare la famiglia per seguire le sue aspirazioni canore. Trasferitosi assieme alla madre in un quartiere povero e disagiato di Berlino, nel 1943 si arruola nell'esercito tedesco. Dopo il Conflitto Mondiale ne esce come prigioniero da un campo di concentramento alleato e viene ricoverato nel manicomio «Städtische Irren und Idioten-Anstalt zu Dalldorf», letteralmente «struttura cittadina per pazzi e idioti di Dalldorf». Dalla prima pagina della sua cartella si legge: «Diagnosi temporanea: schizofrenia. Definitivo: psicopatia». Durante questo periodo si innamora perdutamente di una dottoressa di 24 anni più vecchia. Gli psichiatri annotano: «Secondo il suo racconto i due si amano profondamente». Colto dalla disperazione e dalla gelosia tenta il suicidio assumendo tre fiale di morfina. Sopravvive, ma tre giorni dopo assume nuovamente una dozzina di compresse di sonnifero. Più di una volta si scaglia ferocemente contro la donna, gesto che induce i medici a classificarlo come «pericolo pubblico». Uscito dall'ospedale psichiatrico tenta la strada dell'attore teatrale, ma infine sceglie il cinema per raccimolare denaro più velocemente. Debutta sul grande schermo nel 1948 col film Morituri di Eugen York, seguito da I dannati (1950) di Anatole Litvak. Dopo un buon numero di film tedeschi, viene scritturato da Roberto Rossellini in La paura - Non credo più all'amore (1954). Negli anni Cinquanta cominciano anche i suoi matrimoni: con Gislint Kühlbeck (dal 1952 al 1955) dalla quale nasce l'attrice Pola Kinski e con Brigette Ruth Tocki (dal 1960 al 1971) da cui nascerà la futura attrice Nastassja Kinski.
Dopo molti altri film tedeschi, torna in Italia, dove partecipa a Kali-Yug, la dea della vendetta (1963) di Mario Camerini. In seguito si fa conoscere per il ruolo da "malvagio" nel film di Sergio Leone Per qualche dollaro in più (1965). Dopo aver recitano anche ne Il Dottor Zivago (1965) di David Lean, diventa uno dei "cattivi" per eccellenza del western all'italiana, genere in cui diventa molto richiesto. Nel 1971 si sposa per la terza volta con Minhoi Geneviève Loanic (fino 1979), che gli darà il suo unico figlio maschio, l'attore Nikolai Kinski. Fondamentale per la sua carriera è l'incontro col regista Werner Herzog, uno degli esponenti del nuovo cinema tedesco, che gli affida personaggi intensi e tormentati in Aguirre, il furore di Dio (1972), Nosferatu, il principe della notte (1978), Woyzeck (1978), Fitzcarraldo (1981) e Cobra verde (1987). Nel 1987 si sposa per la quarta ed ultima volta con l'attrice Deborah Caprioglio (fino al 1989), con la quale interpreta il pregevole Grandi cacciatori (1988) di Augusto Carminito e quello che è considerabile come il suo "canto del cigno", Paganini (1987), diretto da egli stesso dopo il precedente esordio registico in Nosferatu a Venezia (1986) e presentato tra mille polemiche al Festival di Cannes. Coinciderà anche con la sua ultima interpretazione. In seguito si dedica alla stesura della sua autobiografia intitolata All I Need Is Love, che verrà ritirata dalle librerie per una disputa con l'editore italiano e all'interno di cui si ritrae come un maniaco compiaciuto alla continua ricerca di corpi maschili e femminili sui quali sfogare i propri istinti sessuali (la sorella, le attrici, maestranze varie, prostitute, scolarette, vicini di casa, lesbiche e perfino ufficiali dell'esercito israeliano), nel quale descrive risse, orge e critica tutti; ristampata poi nel 1997 col titolo All I Need Is Love – Uncut, con l'aggiunta di materiale precedentemente escluso. Nel 1991 viene a mancare per un attacco cardiaco. Il solo membro familiare presente al funerale è il figlio Nikolai, che poi spargerà le sue ceneri nell'Oceano Pacifico.
Si dice che abbia rifiutato, con disprezzo, offerte di lavoro da parte di Steven Spielberg. E.L.
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Die toten Augen von London (1961) |
Töte Amigo (1966) |
Leichen pflastern seinen Weg (1968) |
Aguirre, der Zorn Gottes (1972) |
Paganini (1987) |
Weiterführende Links: Internet Movie Database Klaus Kinski im Synchron-Sprecher-Forum iszdb.hu (Ungarische Synchronsprecherdatenbank) Biografie (Italienisch) Klaus Kinski in der Spencer/Hill-Datenbank
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