Marito di María Mayer (?-1995).

Unanimamente considerato l'attore nel quale maggiormente si rispecchiano l'idea e il modo di recitare del Piccolo Teatro. Figlio di un tipografo, fin da ragazzo recita in compagnie amatoriali, svolgendo nel frattempo molti lavori fra cui il venditore di pezzi di ricambio per auto. In seguito si diploma all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Mattatore sulle scene teatrali, passando da Sartre a Pirandello, da Bertolazzi a Goldoni, da Cecov a Shakespeare - oltre sessanta i suoi spettacoli teatrali all'attivo - si fa notare anche al cinema partecipando, fra l'altro, a Il terrorista (1963) di Gianfranco De Bosio, Il gatto a nove code (1971) di Dario Argento, Storia di una monaca di clausura (1973) di Domenico Paolella, La lupa mannara (1976) di Rino Di Silvestro, Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi e dedicandosi anche al doppiaggio. In TV appare, fra l'altro, negli sceneggiati I miserabili (1964), I promessi sposi (1967), A come Andromeda (1972) e Le cinque stagioni (1976). Dice addio al suo pubblico teatrale nel 1994, a causa della sua precaria condizione di salute, dopo lo spettacolo I giganti della montagna di Pirandello.

Collegamenti esterni:
Internet Movie Database
Il Mondo dei Doppiatori